La Montagna

La montagna è spettacolare, affascinante, intrigante ed emozionante ma, soprattutto, pericolosa ed imprevedibile. L’uomo non può controllarne il comportamento ma grazie ad un aumento del grado di sicurezza è possibile tentare di ridurne i rischi. Quelli che seguono sono solo alcuni consigli che potrebbero risultare utili ma tutto dipenderà da voi, dall’attenzione che metterete in ogni vostra avventura.

  • Ogni escursione deve essere scelta in base alla preparazione fisica, riconoscendo i propri limiti prima d’avventurarsi in un percorso che potrebbe risultare troppo difficoltoso
  • E’ importante comunicare ad un amico il percorso che intraprenderete, nel caso in cui vi doveste trovare in difficoltà o smarrire il sentiero.
  • Dosate le vostre energie e riprendete fiato ogni tanto, ricordandovi che non dovete necessariamente raggiungere un traguardo.
  • Ricordatevi di portare con voi acqua e viveri per evitare un calo di sali minerali ed una diminuzione della vostra energia.
  • Il tempo in montagna è imprevedibile quindi portate sempre con voi dei vestiti di ricambio e, in caso di temporale, cercate un posto sicuro ed evitate di esporre racchette, borracce od altri oggetti metallici.

Concludendo, ricordatevi sempre di portare con voi la TESTA e di non sfidare la montagna perché nessuno, nemmeno l’alpinista più esperto, è immune alla sua potenza!

L’insolito decalogo (tratto da: “In montagna con i piedi e con la testa“)

  1. Osservare l’ambiente, inclusi gli altri del gruppo e se stessi, permette di entrare in relazione con l’ambiente stesso
  2. La relazione con l’ambiente permette la raccolta e la considerazione di una quantità di dati e informazioni altrimenti inaccessibili.
  3. Per esempio, “il temporale è arrivato all’improvviso”, “il buio ci ha sorpreso”, saranno formule che non potremo più accettare.
  4. Principianti. Si potrebbe considerare principiante l’escursionista che frequenta la natura con lo stesso atteggiamento con il quale frequenta un campo sportivo dove, giustamente, l’unico scopo è quello della propria prestazione
  5. Il solito decalogo non è qui presente perchè molte indicazioni e consigli sono utilizzabili da chi è già in grado di sfruttarli: che senso ha ricordare di avere con sé la bussola per tutti coloro che non sanno sfruttarla? L’elenco di indicazioni è dunque solo utile come pro-memoria.
  6. Persona: cappello per il freddo, per il caldo, per l’acqua; occhiali da sole, crema protettiva, t-shirt d ricambio, pile, giacca a vento leggera, guanti per il freddo. Proteggere le estremità è il miglior espediente per non disperdere calore: se si sente freddo, è spesso utile coprire una o più estremità piuttosto che aggiungere un maglione. A questo proposito può essere utile ricordare che la biancheria pulita ha un potere isolante nettamente più elevato di quella pronta per la lavatrice. Pantaloni lunghi, almeno nello zaino, ghette, calze di ricambio, scarponi. Zaino: uno zaino di 40 litri copre le esigenze della maggior parte delle gite: meno è accessoriato con tasche e cerniere più è affidabile. Accessori di primo soccorso e ancora bussola, altimetro, candela, borraccia.
  7. Acquistare materiale. Non c’è materiale migliore. Solo una costante osservazione della resa del materiale che abbiamo acquistato permette di costruire l’esperienza utile per confermarlo
  8. Allacciare lo zaino: si porta a contatto con la schiena quando si corre o si scala.
  9. Allacciare gli scarponi. In salita comodi ma con il tallone solidale con la sua sede nelle scarpe.
  10. I bastoncini sono da intendere solo come aiuto all’equilibrio e non per sostenere e aiutare la progressione.