Dalla fine della seconda guerra mondiale, a Salò era attivo il distaccamento volontario dei Vigili del fuoco. Nel 1983 il distaccamento volontario dei vigili del fuoco di Salò fu soppresso e sostituito da un distaccamento permanente ossia composto da professionisti e fu sciolto il gruppo dei Vigili del fuoco volontari che aveva bene operato fin dal secondo conflitto mondiale. Dodici giovani, in gran parte provenienti dal disciolto gruppo di pompieri volontari, guidati da Franco Rodella, all’epoca Capo Distaccamento Volontario dei Vigili del fuoco, decisero di non abbandonare quella loro attività che sentivano come un inderogabile dovere e decisero di proseguire il loro impegno fondando il Gruppo Volontari del Garda, che nacque con lo scopo di “Prestare volontariamente e gratuitamente opera di soccorso ed assistenza alla popolazione”. Era principalmente un nucleo antincendio e di soccorso ad ampio raggio. La sede fu in Via Bezzecca 8 a Salò presso l’abitazione di Franco Rodella che da allora è lo storico presidente del Gruppo, e in breve tempo furono colonizzate quasi per intero la casa, le tettoie, le cantine ed anche buona parte dei familiari e in particolare la mitica Marì madre di Franco Rodella e madre putativa nonché nume tutelare di tutti i Volontari del Garda. La divisa di colore blu con camicia azzurra e acquistati due vecchi automezzi, il Gruppo iniziò subito un’intensa attività operativa e nel frattempo si espandeva di mese in mese con varie adesioni e specializzazioni che lo rendevano sempre più capace d’interventi complessi anche nelle gravi emergenze calamitose: come in Val di Fiemme per il disastro della diga di Stava del 1985.
E subito nacque anche il nucleo nautico e sommozzatori che si fece immediatamente apprezzare con numerosi interventi a lago in soccorso a persone e imbarcazioni, e nacque anche il servizio sanitario, cresceva il parco automezzi con ambulanza e fuoristrada. Il Gruppo si sviluppava talmente in quantità e qualità da guadagnarsi prestigio e fiducia non solo a livello locale ma anche nazionale e internazionale e tanto da guadagnarsi -dai mass media e dalla gente- l’appellativo di Angeli Azzurri e tanto da far nascere nel tempo numerosi distaccamenti sull’intero territorio del Garda bresciano. Nascevano e si rinsaldavano importanti collaborazioni con altre realtà operative e nel 1988 si celebrò il gemellaggio e una forte e fraterna cooperazione con i pompieri trentini della Valle dei laghi.
Nel 1990 si diede vita a un ulteriore gemellaggio, intenso e proficuo, con i pompieri di Baarn in Olanda con reciproche delegazioni in visita presso le rispettive sedi. Nello stesso anno fu acquistata la prima autoscala. Sempre nel 1990, dopo il crollo della cortina di ferro, durante l’emergenza in Romania il Gruppo intervenne portando a Timisoara medicinali e vestiario.
Negli anni che seguirono il Gruppo è cresciuto sempre più e sempre più si è radicato nel nostro territorio ma soprattutto è sempre stato in prima linea nelle gravi emergenze calamitose che hanno colpito l’Italia.
- Nel 1992 un grande evento: dopo quasi dieci anni, il Gruppo lascia casa Rodella e si trasferisce presso l’ex calzaturificio del Garda di Salò, offerto in comodato gratuito dai F.lli Odolini cui va la nostra perenne gratitudine. È una sede ampia e spaziosa che, per quanto possibile, adattiamo ai nostri bisogni.
Nel 1994 con 14 automezzi, attrezzature e materiali, con oltre 100 volontari, per 40 giorni di permanenza e 7.242 Km percorsi, il Gruppo ha portato soccorso alla popolazione alessandrina colpita dall’alluvione.
Nel 1995 per potenziare le nostre dotazioni sono stati acquistati altri due automezzi antincendio dai pompieri olandesi gemellati. - Nel 1996 per quindici giorni, nei mesi di giugno e luglio, una ventina di Volontari del Garda supportati da sette automezzi hanno portato soccorso alla popolazione di Pietrasanta (Lu) colpita dall’alluvione.
- Nel 1997, nostri Volontari del Garda sono stati impiegati nella sala operativa del Comune di Sarno per la gestione dell’emergenza causata da un grave evento franoso.
- Sempre nel ’97, in settembre, un terremoto sconvolse le popolazioni dell’Umbria e delle Marche, il Gruppo corse subito in soccorso: in Valtopina (Pg) i nostri volontari, supportati da numerosi mezzi, operarono per 102 giorni. E mentre si soccorrevano le popolazioni sinistrate in varie parti dell’Italia, si garantiva anche il soccorso quotidiano nel nostro territorio che si “allargava” sempre più mediante nuovi distaccamenti e sedi: in Valvestino, a Gargnano, a Tremosine, in Valtenesi, a Desenzano e a Sirmione.
Cresceva in modo esponenziale anche la qualificazione professionale dei Volontari del Garda grazie a un’attenta e rigorosa formazione, ma per un ulteriore salto di qualità fu deciso di aggiungere ancora nuovi corsi di formazione specifica e maggiormente specialistica per un intervento sempre più competente ed efficace negli incidenti stradali, negli incendi e nelle più varie situazioni di emergenza.
Nel frattempo si organizzarono competizioni biennali con simulazioni di interventi in molteplici eventi catastrofici al fine di rafforzare la preparazione, l’organizzazione, l’operatività, lo spirito di appartenenza e anche il sodalizio coi colleghi trentini e coi colleghi olandesi di Baarn.
- Nell’aprile del 1999 presso la sede di Salò una squadra di istruttori pompieri volontari olandesi svolse un corso interno per i Volontari del Garda del Servizio antincendio e soccorso: un lungo training intensivo con esame finale, i cui partecipanti hanno ottenuto un attestato di abilitazione riconosciuto dalla CEE.
- Il 15 aprile i Volontari del Garda con un mezzo logistico, fuoristrada, ecc. portarono aiuti umanitari a Kukes (Albania) rimanendovi impegnati in varie attività per circa un mese.
- Nel frattempo proseguiva la competizione sportiva biennale e a settembre un bel gruppo di Volontari del Garda si recò a Baarn (Olanda) per gareggiare.
- Nel 2000 un’ulteriore autoscala usata, acquistata presso i pompieri di Noordwijk, si aggiunse a potenziare il nostro parco macchine.
- Nel 2002 l’alluvione fu in Valsassina… come al solito fummo presenti con uomini e mezzi.
Il Gruppo ha continuato a crescere e sempre più a professionalizzarsi: nuovi servizi, nuovi settori, nuove specializzazioni e tutti i Volontari del Garda si sono sottoposti a una formazione continua e permanente; anche il servizio antincendio cresceva e si sviluppava, perciò fu dotato di altre 2 autobotti da 5.000 e 13.500 litri per rifornimenti idrici e soccorso antincendio.
Nel frattempo, trovato il terreno nella nuova zona artigianale di Salò –in località Cunettone- abbiamo cominciato a metter giù progetti, planimetrie, stime dei costi… per la costruzione della nostra nuova sede.
- Nel 2003 Iniziano i lavori anche presso il distaccamento a Turano, in Valvestino, per dotarci anche lassù di una nuova e adeguata sede.
- In data 14 aprile viene stipulato con il Ministero degli Interni un protocollo d’intesa per il servizio tecnico urgente. Altre ambulanze, 2 autobotti, un pullman logistico che sostituisce il precedente, incrementano il parco macchine.
- A Salò- in località Cunettone, iniziano i lavori per la costruzione della nostra nuova sede: si avvera il nostro sogno più grande e speciale che caparbiamente abbiamo inseguito con risolutezza.
- Nel 2004 la nuova sede è ultimata: è bella, grande, funzionale, attrezzatissima, è antisismica! Il 29 gennaio il Gruppo lascia l’ex calzaturificio per il trasferimento definitivo in Via E. Fermi.
Se dopo 20 anni finalmente abbiamo una casa tutta nostra, se abbiamo 2.400 mq. tra autorimesse, uffici, camerate, mense ecc. lo dobbiamo al fatto che abbiamo lavorato sodo, incessantemente e siamo stati capaci di sognare, di rincorrere con tenacia un obiettivo che sembrava irraggiungibile solo qualche anno fa. E sempre in quell’anno è stato ancora potenziato il parco macchine con un automezzo Mercedes dotato di cesto telescopico sviluppabile a 23 metri e 2 autobotti di cui una da 15.000 litri.
- Il 5 e 6 novembre del 2004 I volontari del Garda sono invitati a partecipare alla celebrazione del decennale dell’alluvione che nel 1994 aveva colpito le province di Torino, Alessandria, Asti e Cuneo e che li aveva visti impegnati -in aiuto alle popolazioni colpite- con 25 persone, 2 autocisterne, 2 autopompe, il pullman logistico, una campagnola di supporto logistico ed un carro luce con gruppo elettrogeno annesso.
- Il 24 novembre del 2004 alle ore 23,59 un enorme boato e la terra trema: il terremoto ha colpito Salò e le zone limitrofe; questa volta il terremoto ci ha colpiti dritti al cuore, ha colpito il nostro territorio, la nostra popolazione, le nostre case, le nostre aziende, la nostra vita. I Volontari del Garda intervengono all’istante, con tutti gli uomini, con tutti i mezzi e con tutta la loro esperienza e volontà: ambulanze, automezzi di soccorso e antincendio, pullman logistico, ecc. tutto è in attività. Non sono nemmeno trascorsi dieci minuti dal boato e già parte la prima autobotte a fronteggiare l’emergenza e si attiva la nostra unità di crisi. Nell’ex Campo Sportivo Amadei rapidamente s’installa il campo base per operare e per ospitare subito i rifugiati senza tetto. Si evacuano gli ospedali di Salò e Fasano e si attivano tutte le prime misure di soccorso e di verifica dei danni. Immediatamente è stata anche attivata la postazione appositamente organizzata sul nostro mezzo logistico per la raccolta delle istanze di aiuto presentate dalla popolazione. Il giorno successivo abbiamo fatto 180 interventi, un terzo dei quali eseguito congiuntamente ai VV.F., ai quali abbiamo messo a disposizione sia l’autoscala sia l’autoscala-cesto. Il lavoro è stato eseguito in buona collaborazione con i Vigili del fuoco dei vari comandi inviati in breve tempo. Nella nostra mensa sono stati ospitate intere squadre di Vigili del fuoco provenienti da varie parti d’Italia. Oltre 100 Volontari del Garda si sono adoperati ogni giorno per oltre un mese prestando ogni genere di soccorso alle famiglie terremotate.
Compito prevalente del Servizio antincendio e soccorso dei Volontari del Garda durante la prima fase di emergenza terremoto è stato quello di mettere gli edifici in sicurezza da possibili crolli, con mezzi adeguati, autoscale, snocher e mezzi polifunzionali, sono stati demoliti camini, cornicioni, ecc. pericolanti o lesionati, in Via Fantoni, Via Butturini e Via San Carlo a Salò, si è continuato in seguito con la copertura dei tetti lesionati, collocando teli plastificati per impedire la penetrazione di acque piovane. Oltre alle ambulanze, alle tende da campo, ai vari mezzi di soccorso ecc., utilizzati per l’attività specifica dei diversi settori del Gruppo, il Servizio Antincendio e Soccorso da solo ha impiegati 11 mezzi di primo intervento: 1 autobotte, 3 jeep, 1 autoscala, 1 autoscala-cesto, 1 polisoccorso dotato di carro luce, 1 autocarro logistico, 1 autocarro porta-materiale, 1 fuoristrada e 1 pulmino coinvolgendo negli interventi 27 volontari del servizio antincendio e soccorso. - Nel 2005, nel rispetto della convenzione contratta nel 2003 dal Gruppo Volontari del Garda e il Ministero dell’Interno e Dipartimento dei Vigili del Fuoco, (vedi) i primi dieci Volontari del Garda del Servizio Antincendio e Soccorso hanno terminato il corso di 120 ore, presso il Comando Provinciale dei VVF di Brescia, per diventare Vigili del Fuoco Volontari.
Nel frattempo il Gruppo ha continuato a progredire e a svilupparsi e ovviamente si è sviluppato e si è evoluto anche il servizio antincendio e soccorso.
- 2009, 6 Aprile, ore 3,32 una forte e lunga scossa di terremoto colpisce l’Abruzzo con effetti in tutta l’Italia centrale. La Protezione Civile alle ore 18,37, mobilita con fax i vari gruppi tra cui il nostro, e i responsabili per la protezione civile del Gruppo attivano immediatamente le procedure d’intervento iniziando a pianificare e allestire i mezzi d’intervento richiesti: 6 mezzi e 13 uomini suddivisi in personale Sanitario, Protezione civile, Radioamatori. Alle 19,30 il Gruppo Volontari del Garda si congiunge alla colonna mobile in partenza per l’Abruzzo – destinazione la frazione di Bazzano con 600 abitanti bisognosi d’aiuto e assistenza. La colonna della protezione civile provinciale è composta da 50 uomini e circa trenta mezzi.
E oggi nel 2012, esattamente dopo 29 anni dalla nostra fondazione possiamo considerare che la parte che ci ha generati ossia la lotta antincendio è fortunatamente in regressione ovunque e rappresenta circa un 10% degli interventi, ciò in virtù del miglioramento delle norme di costruzione, dei regolamenti di sicurezza e della sempre maggiore sensibilizzazione della popolazione e delle aziende. Il Servizio antincendio e soccorso del GVG la cui missione è la protezione delle persone, dei beni, dei mezzi di produzione economica e dell’ambiente… continua però a mantenere e a sviluppare la sua qualificazione e alta professionalità sia nella lotta antincendio sia nei molteplici settori dell’emergenza e rimane un pilastro della Protezione Civile e della sicurezza nel nostro territorio.