La parola tsunami (sinonimo di maremoto) è di origine giapponese e significa “onda di porto”.
Indica un tipo di onda anomala che non viene fermata dai normali sbarramenti posti a difesa dei porti.
Il fenomeno dello tsunami consiste in una serie di onde che si propagano attraverso l’oceano.
Queste onde sono generate dai movimenti del fondo del mare, generalmente provocati da forti terremoti sottomarini.
Le onde di tsunami si propagano con una velocità proporzionale alla profondità del mare in quel punto e che negli oceani può superare gli 800 km/ora.
La loro lunghezza d’onda, misurata da cresta a cresta, va da alcune decine fino ad alcune centinaia di km, con un periodo di oscillazione che puo’ andare da 5 a 60 minuti e con una altezza da qualche centimetro ad 1 metro: per questo motivo le onde di tsunami che si propagano in mare aperto non sono percepibili dai marinai a bordo delle navi.
Quando le onde di tsunami raggiungono le acque poco profonde dei litorali, rallentano la loro velocità di propagazione ma aumentano di altezza, superando anche i 10 metri.
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